Maria Stuarda. Un'eroina tragica by Stefan Zweig

Maria Stuarda. Un'eroina tragica by Stefan Zweig

autore:Stefan Zweig [Zweig, Stefan]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788845291166
editore: Bompiani
pubblicato: 2000-12-31T23:00:00+00:00


Il secondo giorno Maria Stuarda ha compiuto tutto quello che era stata incaricata di fare; la parte più delicata e più pericolosa del lavoro è stata felicemente svolta. Ha sopito i sospetti nell'anima di Darnley, il povero ragazzo malato e sciocco è di colpo sereno, sicuro, tranquillo, allegro e persino felice. Tenta già, sebbene ancora debole, sfinito e deturpato dalle cicatrici del vaiolo, piccole tenerezze con la moglie. Vorrebbe baciarla e abbracciarla e lei a malapena nasconde il proprio rifiuto e frena l'impazienza di lui. Ubbidiente ai desideri di Maria Stuarda, come lei lo è agli ordini di Bothwell, egli si dichiara disposto, succubo di una succuba, a tornare a Edimburgo. Si fa portare fiducioso fuori del suo castello sicuro nella carrozza, con il volto ricoperto da un velo sottile perché nessuno si accorga delle sue cicatrici: ora la vittima S finalmente in viaggio verso la casa del carnefice. La parte più rude e sanguinaria del lavoro la può ora svolgere Bothwell, e sarà per quest'uomo duro e cinico mille volte più facile che per Maria Stuarda il tradimento della propria coscienza.

La carrozza scortata da cavalieri procede lenta sul ghiacciato sentiero invernale; in apparenza completamente rappacificata, dopo mesi di continua discordia, la coppia reale ritorna di nuovo a Edimburgo. A Edimburgo, ma dove? Naturalmente nel castello di Holyrood, si direbbe, nella residenza reale, nel castello accogliente e principesco! No invece, perché Bothwell, l'onnipotente, ha dato altre disposizioni. Il re non può abitare a Holyrood, in casa propria, ufficialmente perché il pericolo del contagio non è ancora superato. Allora a Stirling o nell'Edinburgh Castle, fortezza fiera e imprendibile, o almeno sarà ospite di un palazzo principesco, ad esempio quello vescovile? Ancora una volta, no! In maniera molto sospetta viene scelta una casa appartata, di nessuno spicco, a cui nessuno ha finora pensato, una casa per niente principesca, in un quartiere malfamato, al di fuori delle mura, in mezzo a campi e giardini, in parte diroccata e da anni disabitata, una casa difficile da tenere sotto controllo e protezione: scelta strana e sintomatica.

Viene spontaneo domandare chi possa aver scelto per il re proprio questa dimora sospetta e appartata a Kirk o'Field, a cui conduce solo la Thieves Row, un sentiero per ladri notturni. Naturalmente è stato Bothwell che è ora "onnipotente e onnipresente". Ritroviamo sempre lo stesso filo nel labirinto. In tutte le lettere, documenti e dichiarazioni, la traccia sanguinosa riconduce sempre esclusivamente a questa persona.

Questa casa piccola e indegna di un re in mezzo a campi di periferia, nelle cui vicinanze c'è solo quella di uno dei fedelissimi di Bothwell, è costituita in tutto da un'anticamera e da quattro stanze. Al piano di sotto viene improvvisata una stanza da letto per la regina, dato che manifesta improvvisamente l'urgente bisogno di curare affettuosamente il marito finora ansiosamente evitato, e una seconda per la servitù; la stanza al secondo piano viene adibita a stanza da letto per il re e quella accanto per i suoi tre servitori.

Queste stanze dai soffitti bassi nella casa



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